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Roberto Mantovani
Roberto Mantovani
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Ho studiato scienze agrarie, economia agraria e una tesi in econometria per cui l'utilizzo del computer già da allora è stata una cosa importante per me anche professionalmente lo è stata prima di accedere all'informatore Agrario e all'Informatore Agrario proprio in fase di colloquio si era definito che poteva essere interessante sia l'aspetto di conoscenza delle Scienze Agrarie, ma sia anche la parte informatica perché se avessi avuto suggerimento, idee da proporre come miglioramenti possibili nell'area informatica, avrei potuto farlo e così è stato perché ho cominciato a lavorare assolutamente su quello, ho trovato varie cose interessanti da proporre e miglioramenti da fare e questo è stato una costante in tutta la mia carriera professionale all’Informatore Agrario dal 2 febbraio del '97 a oggi, ed ancora non ho smesso di dare suggerimenti, vedere cose e comprendere magari qualche miglioria da portare anche sostanziale e anche su prodotti e su attività varie.
quali sono le motivazioni che spronano il lavoro
Alla mattina sostanzialmente penso che possano lavorare i miei colleghi e questa è la base, però anche poi come possono migliorare il loro lavoro perché tante cose che sento che fanno mi interpellano e con quello che conosco con quello che poi vado ad approfondire magari troviamo insieme delle soluzioni migliori o anche in lungo periodo penso a quello che servirà per il futuro, tutte le varie infrastrutture che servono per poter lavorare al meglio sia dentro l'azienda, sia per collaboratori esterni, sia per le aziende che con noi collaborano o che si rivolgono a noi per servizi di vario genere o anche regioni, ministeri e enti vari che si appoggiano a noi per varie attività.
cosa significa l'evoluzione digitale in un ambito come quello dell'editoria
Secondo me è evoluzione digitale va presa innanzitutto come evoluzione. Cioè innanzitutto, pensando anche al fondatore che io ho avuto la fortuna di conoscere, siamo nella biblioteca a lui intitolata Alberto Rizzotti, lui stesso ha fondato l’informatore Agrario per fare un servizio ai suoi clienti agricoltori, lui era un laureato in scienze agrarie anche lui, per i suoi agricoltori per migliorare il loro lavoro, ha pensato di creare lo strumento, una rivista che poi è diventata sempre più importante è che si è evoluta via via nel tempo. Quindi questo focus secondo me è quello che comunque ci guida ancora. L'evoluzione digitale è estremamente veloce di questi tempi per forza anche noi nel digitale siamo, come dire, contemporaneamente chiamati a essere presenti in questo ambito, quindi le competenze che ci servono sono sempre competenze che acquisiamo per quest'ottica di servizio ai nostri lettori, ai nostri clienti di pubblicità piuttosto che enti, ministeri eccetera.
Tutta la parte digitale serve per migliorare quello. Il mio ruolo è proprio nel cercare di cogliere ciò che c'è di innovativo e per poter avere strumenti adatti da fornire sia a noi sia ai nostri clienti.L’intelligenza artificiale per dire è una cosa che va di moda però va studiata compresa, portata ad una declinazione nostra perché possa fare un servizio corretto a chi i segue e mantenga anche il nostro business.
l'influsso dei fondatori nella vita di Edizioni l'Informatore Agrario
Ho avuto modo di lavorare anche prima in altre aziende e collaborando con vari fornitori e conoscendo varie persone che fanno anche il mio lavoro capisco che c'è la differenza tra un'azienda che ha come obiettivo principale la massimizzazione del profitto e un'azienda che invece è di origine familiare, di servizi come è questa, dove appunto l'importante è che l'azienda non abbia il massimo profitto oggi, ma sia viva anche domani e il servizio che fa rimanga inalterato e anzi migliori. nel futuro. Per questo motivo anche negli investimenti, nelle scelte fatte non c'era sempre il budget o una spesa limitati, c’era l’obiettivo ad esempio: qual è il miglior call center che possiamo prendere per il nostro servizio quello che facciamo noi, non il migliore che c'è, non uno per risparmiare, ma quello che ci dà effettivamente la possibilità di fare meglio il nostro servizio. Ho fatto un esempio non a caso perché anche in questo abbiamo fatto una personalizzazione che ha permesso di usare i nostri dati e renderli disponibili correttamente, diciamo fruibili, per le nostre persone del call center che sono particolari rispetto ad altre. Ma qualsiasi scelta fatta è sempre stata in ottica di “qual è la scelta migliore per noi oggi e anche il nostro domani.
Business Intelligence: il fiore all'occhiello dell'evoluzione digitale di Edizioni l'Informatore Agrario
La competenza specifica sullo strumento, che si acquisisce chiaramente o che si acquista sul mercato come consulenza, deve andare a braccetto con quella che è la competenza non solo di business intelligence, ma di conoscenza dell’agricoltura, del nostro settore, per cui le due cose insieme portano ad un valore aggiunto. Qui credo che la mia presenza, con i miei studi abbia potuto dare il meglio di sè, non solo ultimamente, ma proprio in tutto questo percorso. Conoscere l’esigenza, avere una conoscenza sufficiente degli strumenti porta ad avere risposte concrete, per cui la business intelligence in Edizioni l’Informatore Agrario, come in qualsiasi altra azienda, è importante per prendere decisioni basate sui dati e non sulle opinioni. Affiancare la business intelligence, conoscendo la storia dell’azienda, conoscendo la storia dei fondatori, ma anche solo di colore che ci stanno lavorando e chi ci lavora dall’esterno, permette di avere la capacità di dare quel suggerimento in più su quale dato scegliere, su quale cruscotto costruire, piuttosto che come approcciare la raccolta del dato, che non è sempre banale: conoscendo qual è il settore si può dare una risposta migliore.
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